AGROAMBIENTE

 


 

 

 

 

Utilizzo agronomico degli effluenti zootecnici, materiali digestati e acque reflue.

Sia la gestione degli effluenti zootecnici, con il loro uso agronomico, sia l'impiego di concimi azotati di sintesi impiegati per la fertilizzazione azotata delle colture, sono subordinati al rispetto di precise procedure tecniche e amministrative.Queste si sono rese necessarie per bilanciare i carichi di azoto da distribuire al suolo in funzione della necessità delle colture, e limitare i possibili rilasci di composti azotati nelle acque ed il conseguente inquinamento da nitrati. Anche l'adozione delle corrette modalità di stoccaggio e spandimento degli effluenti stessi contribuisce a minimizzare i possibili impatti negativi sulla salute umana dovuti all'eccessiva concentrazione di nutrienti nelle acque. Gli impegni previsti differiscono tra le zone designate "Vulnerabili" - ZVN, e quelle designate "Non vulnerabili od ordinarie"-ZO. Le Zone Vulnerabili ai nitrati presentano impegni più restrittivi.

Le aziende agricole e/o zootecniche che intendono effettuare l’utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici, dei digestati e delle acque reflue sono tenute preventivamente a presentare la “comunicazione” di spandimento e, ove previsto, il Piano di Utilizzazione Agronomica (PUA che ha validità annuale) alla Provincia/Città metropolitana in cui ha sede l’allevamento.

Ai fini della compilazione della Comunicazione e della documentazione correlata, devono essere impiegate le procedure informatiche rese disponibili dalla Regione Veneto (software A58-web–“Applicativo Nitrati) secondo le indicazioni descritte negli allegati tecnici E alla Dgr 813/2021 (allegato 11 pag. 91-114). L'utilizzazione del programma informatico regionale è obbligatoria: l'accreditamento va richiesto alla Regione del Veneto. 

Tutta la documentazione integrativa (ad esempio atti di assenso sottoscritti e datati, contratti fornitura biomasse, accordo cessione reflui, relazioni tecniche, ecc) deve essere allegata alla Comunicazione tramite l’applicativo regionale. La modulistica è reperibile al seguente sito (Regione del Veneto).

La comunicazione, stampata e sottoscritta dal dichiarante, corredata di documento di indentità valido, deve essere trasmessa all'Area tutela ambientale - servizio tutela acque ed atmosfera e agroambiente tramite PEC al seguente indirizzo : protocollo.cittametropolitana.ve@pecveneto.it

Autorizzazione alle emissioni di carattere generale relative ad allevamenti zootecnici effettuati in ambienti confinati

Riguarda le emissioni in atmosfera derivanti dall'allevamento e dalle attività ad esso funzionali. Ha lo scopo di mitigare gli impatti sull'ambiente attraverso una più attenta gestione dell'allevamento, delle attività connesse e dell'utilizzazione agronomica degli effluenti.

L'autorizzazione coinvolge diverse tipologie di allevamenti che hanno un numero di capi ricompreso nella seguente tabella:

La domanda di Autorizzazione e le variazioni di consistenza dell'allevamento devono essere presentate tramite SUAP alla Città metropolitana di Venezia - Area tutela ambientale partendo dall'applicativo informatico della Regione Veneto (Portale Piave). 

Autorizzazioni integrate ambientali zootecniche

L'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) è l'autorizzazione di cui necessitano alcune aziende per uniformarsi ai principi di Integrated Pollution Prevention and Control (IPPC) dettati dall'Unione europea a partire dal 1996. Da allora il quadro normativo di riferimento per le AIA è comune in tutta Europa: venne inizialmente istituito con la Direttiva 96/61/CE, riscritto dalla Direttiva 2008/1/CE e poi confluito nella Direttiva emissioni industriali (IED, Dir. 2010/75/UE).

L'AIA è necessaria per l'esercizio di alcune tipologie di installazioni produttive che possono produrre danni ambientali significativi; è integrata nel senso che nelle relative valutazioni tecniche sono considerati congiuntamente i diversi danni sull'ambiente causati dall'attività da autorizzare, nonché tutte le condizioni di funzionamento dell'installazione, perseguendo quindi una prestazione ambientale ottimale. Tale obiettivo è tipicamente raggiunto con l'individuazione e l'adozione delle migliori tecniche disponibili (MTD, o BAT, (Best Available Techniques), ovvero le tecniche impiantistiche, di controllo e di gestione che, tra quelle tecnicamente realizzabili nello specifico contesto ed economicamente sostenibili a livello di settore, garantiscono prestazioni ambientali ottimali in un'ottica integrata

Devono ottenere l’AIA gli impianti per l’allevamento intensivo di suini e pollame con potenzialità produttiva massima superiore a:

  • 40.000 posti di pollame
  • 2.000 posti suini da produzione (di oltre 30 kg) o,
  • 750 posti di scrofe

Modalità di trasmissione

La documentazione per le autorizzazioni integrate ambientali deve essere trasmessa unicamente via Suap del comune dove ha sede l’impianto ai seguenti soggetti:

  • Città metropolitana di Venezia, servizio Agroambiente
  • ARPAV di Venezia
  • Comune dove ha sede l’impainto
  • Servizi veterinari di competenza (ULSS 3 o ULSS 4)
  • Comando provinciale dei Vigili del fuoco